Grigio,legno ed un tocco di blu

Un appartamento formale e affascinante che ho scoperto su Yellowtrace progettato dallo studio Autori con sede a Belgrado.

In un edificio residenziale degli anni ’20 la ristrutturazione eseguita ha prodotto una eleganza pura, rispettosa dell’architettura del tempo e declinata sul grigio e bianco con grandi pareti in legno scanalato che nascondono passaggi o contenitori. Un filo nero continuo in tutti gli ambienti mai eccessivo nonostante la presenza di un grande tavolo da pranzo in legno scuro.

A sinistra il camino in marmo e particolare delle sedie Masculo di Gubi. A destra vista completa della zona pranzo con tavolo in legno nero e le sedie Masculo. Luci a sospensione Tr Bulb di Menu. Pavimento in legno a spina di pesce per tutto l’appartamento. Un connubio incantevole con i blocchi in marmo dati dall’isola in cucina e dal camino.

Masculo chair, nella versione in legno di noce americano e rivestimento in tessuto

I dettagli fanno sempre la differenza e questo é un mantra per tutti i professionisti e gli appassionati di arredamento. In questa casa i dettagli non sono pochi ma sono comunque ben calibrati, mai ridondanti.

A sinistra la porticina che é poi il secondo accesso alla zona notte. Il battiscopa alto ed un principio di boiserie (che caratterizza tutto l’appartamento) corrono intorno alla porta tramite una grossa cornice di gusto classico. A destra la parete in vetro e ferro nero che divide la zona pranzo dalla cucina, in stile Deco’.

Tr Bulb Series pendant, nella versione in acciaio nero e, a destra, la variante ottone.

I grigi ben dosati, il bianco del soffitto con cornice e le pareti rivestite in legno scanalato in tonalità biondo scuro concorrono a creare un ambiente sì elegante ma certamente rilassante. Gli interruttori retro’ a parete e le doppie tende in lino bicolore con bastoni neri completano una palette giocata sui colori chiari rafforzati dai pochi tocchi di nero.

Viste opposte . A sinistra dalla zona pranzo verso la camera da letto e viceversa. Il corridoio attrezzato con i contenitori nascosti dietro la grande parete in legno scanalato.

Pochi arredi certamente; pareti candide e prive di decorazione. Ma la presenza delle armadiature alte a soffitto in total wood fanno già abbastanza. Tutto é perfettamente studiato. Anche i rosoni a soffitto riprendono le forme arrotondate ed allungate per le lampade che vi penderanno.

A sinistra un angolo green con i bellissimi porta piante di Ferm Living, Hourglass , e le belle tende in bianco ed in grigio. A destra il corridoio con le pareti/contenitori in legno. Luci di Menu, Tr Bulb.

Hourglass Pot di Ferm Living: quattro misure ed ogni pot può essere usato anche capovolto.

Perfetti i pot per le piante in metallo nero di Ferm Living per un piccolo spazio verde che trova collocazione in un angolo vetrato della casa. A destra il disimpegno dove una consolle in ferro e marmo ed il suo specchio di default tornano sempre utili.

Due diversi scorci della camera da letto padronale con il tavolino Androgyne di Menu, la lampada da parete di Dcw édition e lo specchio Norm Oval,sempre di Menu

Specchio Norm Oval in colore bianco e tavolino Androgyne qui con piano aggiuntivo in marmo.

Per ultimo ho lasciato il living da cui ho preso spunto per il titolo di questo articolo.Mi é sembrato a prima vista un po’ curiosa la scelta di questo Classic Blue per il divano, colore non presente in nessuna delle sue sfumature in tutto l’appartamento. Ma a pensarci bene questo blu é necessario per ottenere il giusto accento di colore di stacco evitando di cadere nella trappola del ton sur ton senza personalità.

Vista della zona living, con il morbido divano blu, le poltrone Septmber di Menu ( fuori produzione) : Sempre di Menu il tavolino Plint in marmo e la sospensione Chambers Chandelier

Chambers Chandelier nella versione ottone e, a destra, in nero. Lampadine a filamento Marconi oppure in vetro soffiato a bocca come nel progetto dell’articolo. Due misure disponibili.

Ed infine qui di seguito la planimetria di questo bellissimo appartamento .

[Images courtesy of Studio Autori. Photography by Relja Ivanic.]

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